Ogni giorno è il 22 marzo

27 Marzo 2023

Ogni giorno è il 22 marzo

I festeggiamenti dell’acqua volgono al termine, ma resta la speranza in un rinato impegno alla tutela di un dono prezioso, fonte di vita e di grande bellezza.

A conclusione di una serie di iniziative nell’arco di una settimana al Santuario della Madonna dell’Arco, lo scorso 22 marzo Campania Bellezza del Creato ha celebrato la Giornata mondiale dell’acqua 2023.

Una moltitudine vivace di studenti e docenti del territorio ha inondato l’Aula Polifunzionale del Santuario, spazio intriso di musica e colori, per festeggiare l’acqua, fondamento unico e prezioso delle nostre esistenze ed esperienze di vita.

I saluti di Maddalena Venuso – Presidente dell’Associazione Terre di Campania, e di Giuseppe Ottaiano – Responsabile del progetto Campania Bellezza del Creato, hanno dato inizio alla mattinata, invitando i giovani visitatori accompagnati dai docenti alla riflessione sul tema dell’acqua, e accogliendo sul palco Padre Gianpaolo Pagano – Priore del Santuario, Nicola Caputo – Assessore all’Agricoltura Regione Campania, Claudio Gubitosi – Fondatore e Direttore del Giffoni Film Festival, Saveria Giordano – Assessore alla Pubblica Istruzione del comune di Sant’Anastasia.

L’emozionante esibizione di Mikele Buonocore ed il Collettivo Artistico Vesuviano nel loro nuovo recital “ACQUA” ha saputo trasmettere con immediatezza ed efficacia un grande messaggio di tutela e custodia di questo bene prezioso.

Liberi di immergersi nella pioggia a molte tinte delle innumerevoli Figlie dell’Acqua, ormai nota installazione artistica, i più curiosi hanno anche accolto gli spunti di riflessione offerti dai laboratori tematici presenti in sala:

  • L’Arte non è Acqua, a cura dell’architetto Gimmy Devastato
  • Acqua tra poesia e narrativa, preparato da Mons. Don Lino D’Onofrio
  • Gocce di scienza, di Sabatino Fatigati, studente universitario
  • Dieta Mediterranea e consumo d’acqua, a cura di Alessandro Baiano, studente universitario

Quattro occasioni di riscoperta della preziosità unica di un bene indispensabile alla vita di tutti, che molto ha da raccontare e trasmettere a ciascuno; e che, con gioiosa consapevolezza, bisognerebbe festeggiare quotidianamente, attraverso piccoli gesti di cura, attenzione, rispetto, custodia e valorizzazione.

Perché ogni giorno è il 22 marzo.

Possano iniziative come queste piantare nelle giovani generazioni un germe di cambiamento, che metta radici profonde e dia l’atteso frutto di liberazione dalle storture del nostro tempo, per la costruzione di un futuro di sviluppo sostenibile e di umanità per tutti.

 

Sabatino Fatigati

Giornata mondiale dell’acqua 2023

09 Marzo 2023

Giornata mondiale dell’acqua 2023

Campania Bellezza del Creato festeggia l’acqua al Laboratorio culturale dal 16 al 22 marzo

Esattamente 30 anni fa, per volere delle Nazioni Unite, si celebrò per la prima volta la Giornata Mondiale dell’Acqua: i tanti Paesi membri dell’ONU presero parte ad un’unica grande riflessione ed impresa di sensibilizzazione, promozione e salvaguardia dell’acqua, elemento essenziale per lo sviluppo e la conservazione della vita sul nostro Pianeta. Da allora, ogni 22 marzo, tante istituzioni ed organizzazioni non governative siedono ad un ideale tavolo internazionale di riflessione propositiva, oggi più che mai necessaria.

Anche Campania Bellezza del Creato, per il quarto anno consecutivo, accoglie entusiasticamente l’iniziativa della Giornata mondiale dell’acqua, con grande sensibilità ed impegno serio, che le son valsi il meritato riconoscimento da parte del direttore della divisione Land and Water (FAO) Mr. Li Lifeng, al meeting “FAO: Rome Water Dialogue. Special event on the road to the 2023 UN Water Conference”, a cui ha partecipato lo scorso 29 novembre con l’ormai ben nota installazione artistica “Gocce d’Acqua”.

Quest’anno, l’acqua sarà protagonista di ben sette giornate (16 – 22 marzo) presso il Laboratorio culturale nel Santuario della Madonna dell’Arco in Sant’Anastasia. Una serie di eventi ed attività, destinate all’eterogeneo gruppo di visitatori, costella una Settimana dell’acqua assolutamente da non perdere:

  • Giovedì 16 marzo, ore 18:30 – Concerto inaugurale dell’ensemble musicale dell’Istituto Superiore “Bruno Munari” di Acerra per le “Green Skills”, presso l’Aula Polifunzionale del Santuario. A seguire, l’apertura dell’installazione artistica “Le Figlie dell’Acqua”, ideata da Giuseppe Ottaiano e realizzata assieme ad artisti e studenti degli istituti d’arte del territorio.
  • Sabato 18 marzo, ore 18:30 – Esibizione di Mikele Buonocore ed il Collettivo Artistico Vesuviano, tra i premiati dell’ultima edizione del premio Terre di Campania, con il recital “ACQUA”, presso l’Aula Polifunzionale del Santuario. A seguire, l’apertura della mostra “Le Figlie dell’Acqua”.
  • Mercoledì 22 marzo, ore 9:30 / 13:00 – Celebrazione della Giornata Mondiale dell’Acqua con gli studenti del territorio presso l’Aula Polifunzionale del Santuario. Presenterà l’evento Maddalena Venuso – Presidente Associazione Terre di Campania. In apertura, gli interventi di Frate Gianpaolo Pagano – Priore del Santuario della Madonna dell’Arco, Nicola Caputo – Assessore all’Agricoltura Regione Campania, Giuseppe Ottaiano – Responsabile del progetto Campania Bellezza del Creato. Prevista la replica del recital “ACQUA” di Mikele Buonocore ed il Collettivo Artistico Vesuviano; a seguire, l’apertura dell’Istallazione “Le Figlie dell’Acqua”, i Laboratori didattici a cura di GORI S.p.A., e vari Laboratori tematici preparati da diversi esperti che analizzeranno l’elemento Acqua da differenti prospettive:
    • L’Arte non è Acqua – Architetto Gimmy Devastato
    • Acqua tra poesia e narrativa – Mons. Don Lino D’Onofrio
    • Gocce di scienza – Sabatino Fatigati, studente di Fisica presso l’Unina
    • MUMAC – Presentazione del Museo Multimediale delle Acque Campane
    • Dieta Mediterranea, Prodotti tipici e Acqua Virtuale

Siamo tutti invitati a partecipare alla Settimana dell’acqua presso il Laboratorio culturale di Campania Bellezza del Creato, riscoprendoci responsabili custodi di un tesoro inestimabile che spegne la sete e dona emozioni e grande bellezza.

 

Sabatino Fatigati

Collocazione provvisoria

20 Febbraio 2023

Collocazione provvisoria

Un racconto artistico della croce, provvisoria collocazione umana

La grandezza di Dio, che per Amore infinito s’abbassa alla dimensione umana dall’alto della Sua Divinità, per poterla riscattare ed innalzare a Sé, è massimamente testimoniata dalla croce, strumento di morte ignobile e sofferente, ch’Egli trasforma in un trono regale: la croce di Cristo, “scandalo per i Giudei e stoltezza per i pagani”, è la rivoluzione più grande di sempre, lo stravolgimento della logica umana: è la grandezza nella nullità, il trionfo nella sconfitta, la luce della Vita vera nell’oscurità delle tenebre della morte. La croce è lo strumento che Dio impiega per comunicarci il Suo Amore incommensurabile, e rappresenta il varco attraverso cui ciascuno è chiamato a passare, per la conquista della salvezza. Sì, perché il legno della croce è il legno universale dei drammi della quotidianità di ciascuno, è il simbolo della multiforme sofferenza che grava sulle spalle di ognuno, è delusione, dispiacere, turbamento, conflitto, travaglio, esperienza di peccato, morte fisica e spirituale. Il volto brutto dell’umanità è fatto di legno. Eppure la nostra collocazione sulla croce è provvisoria; Cristo stesso, che si è fatto carico del peso delle croci dell’umanità intera, è stato sulla croce solo di passaggio: Egli vi è salito per risorgere, sconfiggendo la morte e trasfigurando la croce con Lui. La croce è dunque la nostra collocazione provvisoria salvifica: un momento di stallo sofferto, mai da intendere come fine a se stesso, piuttosto come una tappa talvolta obbligata, necessaria per rinascere a vita nuova; come una costante umana che solo se “riletta”, solo se concepita come parte di un più grande disegno, acquista valore, passando, paradossalmente, dall’essere strumento di dolore a occasione di grazia, maturazione e perfezionamento.

L’immagine della croce come collocazione provvisoria è propria di don Tonino Bello, che ispirato da un grande crocifisso in terracotta appoggiato ad una parete della sagrestia del Duomo di Molfetta, fece dono a tutti noi di una meravigliosa, intima riflessione sul valore della croce, illuminante spunto per l’iniziativa promossa da Campania Bellezza del Creato: “Collocazione Provvisoria”, la nuova Collettiva d’Arte ideata da Giuseppe Ottaiano, a cui la sensibilità e la creatività di tanti artisti campani hanno dato forma. Cinquanta opere d’arte, cinquanta esperienze personali impresse sul legno raccontano la croce come collocazione provvisoria, portatrice di Libertà e Grazia, con l’immediatezza e la forte carica emozionale proprie del linguaggio artistico, facendo dell’Aula Capitolare del Santuario della Madonna dell’Arco’ che le ospiterà, un luogo di catarsi e profonda introspezione.

Per la gioia di Campania Bellezza del Creato e dei padri Domenicani del Santuario, entusiasti accoglitori dell’iniziativa, il prossimo 24 febbraio, alle ore 18:00, presso la Sala Capitolare del Santuario, si terrà il vernissage “Collocazione Provvisoria”, a cura di Giuseppe Ottaiano e sotto il patrocinio del Comune di Sant’Anastasia. Coordinerà l’evento Maddalena Venuso, Giornalista – Presidente Associazione Terre di Campania APS, mentre il critico d’arte Gaetano Romano guiderà gli ospiti alla scoperta di un’ insolita chiave di lettura della croce. Il Collettivo Artistico Vesuviano guidato da Mikele Buonocore, tra i premiati dell’ultima edizione del Premio Terre di Campania, arricchirà l’esperienza artistica con quella musicale. A seguire, un momento di rinfresco a cura degli Istituti Scolastici Iervolino e dell’Istituto Paritario Luigi Stefanini. La mostra sarà aperta al pubblico fino al prossimo 12 marzo.

Hanno aderito all’iniziativa gli artisti: Alfano Elio, Andolfi Alberto, Belmonte Vivian, Botticelli Antonella, Caccavale Alfonso, Calandro Giulio, Candileno Pina, Cappetti Mariagrazia, Cianci Cristina, Colmayer Anna, Coppola Gianfranco, Cordova Alfredo, Cotroneo Giuseppe, De Vivo Prisco, Dello Ioio Carmine, Delugan Gustavo, Duro Gianfranco, Ferraiuolo Giuseppe, Gargiulo Giuseppe, Gargiulo Patrizia, Gruppo LAB (Oppido Salvatore, Pozzo Gustavo, Errico Carlo), Guarino Nicola, I Santini Del Prete, Iuliano Fortunata, La Mura Maria, Lanzione Mario, Meo Nunzio, Migliozzi Nicola, Mingione Pietro, Modrone Cesare, Mutolo Gaspare, Pagano Luigi, Piscitelli Amalio, Polise Laura, Riemma Michelangelo, Romualdo Luciano, Rossi Gianni, Salvati Michela, Salzano Antonio, Saviano Agostino, Saviano Luigi, Savio Giacomo, Sbrescia Carmela, Scafidi Giovanni, Scarano Luigi, Storto Ivana, Tirelli Franco, Villani Paolo, Vitiello Raffaella, Zolcinski Alex, Zotti Giuseppe.

Il prossimo 24 febbraio, siamo tutti invitati al vernissage, con l’augurio che le collocazioni provvisorie di ciascuno possano farsi trampolini di lancio, bozzoli di farfalle, sepolcri vuoti, meravigliose opere d’arte.

 

Sabatino Fatigati

La metamorfosi dell’anima

12 Ottobre 2022

La metamorfosi dell’anima

Al Laboratorio culturale, il racconto d’arte e di vita del collaboratore di Giustizia Gaspare Mutolo

Lo scorso 6 ottobre, presso il Laboratorio culturale Campania Bellezza del Creato, è stata inaugurata “La metamorfosi dell’anima”, mostra d’arte curata da Giuseppe Ottaiano, visitabile fino al prossimo 20 ottobre. Si tratta di una “personale” d’arte ad opera di Gaspare Mutolo, ex mafioso e collaboratore di Giustizia che, grazie alla pittura, ha scoperto una via alternativa di bellezza e legalità che, con semplicità e sincero pentimento per il male compiuto, oggi indica alle giovani generazioni.

Un variegato gruppo di convitati, dai differenti campi dell’istruzione scolastica e cultura, della medicina, dell’amministrazione pubblica, della giustizia e legalità, oltre che molti privati cittadini, hanno preso parte all’evento, arricchendo con i loro interventi l’unico grande dibattito “Educare alla legalità attraverso la bellezza”, moderato da Maddalena Venuso, Giornalista – Presidente Associazione Terre di Campania APS.

A seguito dell’accoglienza in musica, a cura della violinista Snezana Tintor Favazza, ed i saluti da parte di Padre Gianpaolo Pagano, Priore del Santuario, un video-intervento di Aaron Pettinari, Vicedirettore di Antimafia Duemila, ha dato il via al denso dibattito, incentrato sulla “metamorfosi” dell’anziano Gaspare Mutolo che, con cordialità, semplicità e spontaneità, ha condiviso sul palco la propria testimonianza di vita, rispondendo alle molte domande dei presenti, soprattutto giovani studenti del territorio.

Il racconto del drastico cambio rotta, compiuto circa trent’anni fa, ed il decisivo ruolo dell’incontro con i martiri di Giustizia Falcone e Borsellino, oltre che con la pittura, ha costituito la cornice all’interno della quale inserire una costruttiva riflessione sui temi di bellezza e legalità, non priva di elementi di critica e denuncia alle storture del nostro tempo.

“La bellezza salverà il mondo”: nel suo farsi spettacolo naturale, artistico, musicale, letterario, essa affina gli animi, innalza l’umanità, conducendola a vette sublimi, dà contezza della propria finitudine dinanzi al sublime fuori di sé, e al contempo consente di accoglierlo dentro di sé; qualora non disgiunta dalla dimensione morale e sociale, l’incontro con essa davvero consente all’uomo di progredire lungo la via dello sviluppo integrale.

È proprio il contatto con la bellezza che è venuto a mancare, negli anni dell’infanzia e della giovinezza, a Gaspare Mutolo che, in un contesto di povertà non solo economica ma, più in generale, umana, sedotto dalla malavita palermitana degli anni ’40, liberamente ha scelto la strada dell’illegalità.

Quello della responsabilità è un tema alquanto complesso, come messo in luce nel corso della serata: dietro ad una qualunque scelta dell’uomo, c’è un intero contesto in grado, in parte, di condizionarla. L’ambiente familiare, i luoghi e gli strumenti di educazione ed informazione, le istituzioni pubbliche, il tessuto sociale tutto, ogni volta che impedisce all’individuo di innalzarsi, di progredire, ogni volta che gli nega l’accesso alla dignità, ogni volta che dà un cattivo esempio, offre terreno fertile ai suoi istinti più ferini e deleteri. Da qui, la necessità di una mobilitazione collettiva per la diffusione di una cultura di bellezza, giustizia, legalità e convivenza civile tra le persone, per la rimozione di ogni ostacolo che si frappone all’uomo e alla sua umanità.

La testimonianza di Gaspare Mutolo, attraverso le sue parole e le sue opere, sia, specie per i più giovani, occasione per apprezzare la bellezza di una vita nel seno della Giustizia e della Legalità, ma anche per riflettere sul proprio ruolo nel mondo, sulla propria condizione di anello di social catena chiamato a donare il suo prezioso contributo per la progettazione di un futuro migliore, all’insegna della Bellezza che chiama sempre altra Bellezza.

 

Sabatino Fatigati

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Educare alla legalità attraverso la bellezza: dipingere per riscattare l’umanità perduta

3 Ottobre 2022

Educare alla legalità attraverso la bellezza: dipingere per riscattare l’umanità perduta

Al laboratorio culturale Campania Bellezza del Creato una “personale” d’arte e di vita di un mafioso divenuto collaboratore di Giustizia e pittore

Attraverso la molteplicità delle sue manifestazioni, da sempre l’arte ha dato prova dell’immediatezza ed efficacia del suo linguaggio. Mezzo di comunicazione, strumento di conoscenza e analisi della realtà, di provocazione e sensibilizzazione, di trasmissione di valori universali, l’arte si mostra capace di condurre l’uomo lungo un percorso ascensionale di affinamento dell’animo, di riscoperta e riappropriazione di sé, o ancora lungo una catartica via di metamorfosi, di riscatto dell’umanità perduta, di liberazione e rinascita a vita nuova.

È il caso di Gaspare Mutolo, entrato a far parte negli anni ’50 dell’organizzazione mafiosa palermitana, che incontra la pittura in uno dei suoi soggiorni in prigione. Da quel momento in poi, l’arte pittorica diviene parte della sua vita, vita ch’egli, toccato ormai il fondo, trova la forza di cambiare al ritmo delle pennellate sulla nuda tela. Divenuto collaboratore di Giustizia prima con Giovanni Falcone e poi con Paolo Borsellino, Gaspare fa della sua parola e delle sue mani d’artista amatoriale la sua nuova arma, uno strumento di denuncia sincera e riscatto personale, capace di dare al bene il meritato spazio, di garantire ad esso l’ultima parola.

Nei quadri di Gaspare Mutolo, la bellezza non risiede nel soggetto rappresentato, piuttosto nell’intenzione che anima la rappresentazione pittorica, nella forza che incita il pennello a scavare a fondo nella memoria, ad immergersi nell’impasto a forti tinte di corruzione, violenza, dolore e morte, per trarne fuori raffigurazioni d’amara sincerità, cariche di denuncia e desiderio di riscatto.

I colori accesi, le forme semplici ed essenziali dell’opera di Gaspare Mutolo, raccontano il dramma dell’illegalità che nega all’uomo l’accesso alla felicità e alla pienezza di vita, e al contempo testimoniano la possibilità di cambiare rotta anche quando tutto sembra perduto, nonché di educare a vivere nella legalità attraverso il potente strumento dell’arte, che rappresentando il male, consente al bene di farsi strada.

Dall’8 al 20 ottobre, il Laboratorio culturale Campania Bellezza del Creato, presso il Santuario della Madonna dell’Arco di Sant’Anastasia, ospiterà la complessità dell’esperienza umana di Gaspare Mutolo fattasi mostra d’arte. L’iniziativa gode del patrocinio e del sostegno del comune di Sant’Anastasia e della Fondazione Polis ed è condivisa dalla Comunità dei Domenicani del Santuario Madonna dell’Arco, col Priore Padre Gianpaolo Pagano. Partecipano: l’Associazione Giuristi Cattolici della Diocesi di Nola, l’Amci Associazione Medici Cattolici Italiani della Diocesi di Nola, il Forum Nazionale delle Associazioni Socio Sanitario, l’UCSI Unione Cattolica Stampa Italiana, la Fondazione Studi Tonioliani e l’Associazione Nazionale Carabinieri sez. Napoli Est.

A contatto con l’arte, siamo invitati a farci testimoni della bellezza della Giustizia e della Legalità, portatori di speranza e cambiamento autentico nella nostra quotidianità.

 

Sabatino Fatigati